Pensioni: a luglio arriva la 14ma fino a 665 euro
Luglio sarà il mese della quattordicesima per 3,4 milioni di pensionati. La nuova prestazione previdenziale viene estesa con la legge di Bilancio, anche ai pensionati oltre 64 anni, con redditi tra 1,5 e due volte il trattamento minimo. Gli importi variano da 336 a 655 euro e sono legati all’assegno percepito e agli anni di contributi. La conferma arriva da un messaggio pubblicato sul sito dell’Inps, in cui si ricorda che l’ultima manovra ha incrementato da una parte la misura della somma aggiuntiva e dall’altra ha ampliato la platea dei soggetti percettori, estendendola anche ai pensionati con più di 64 anni e con un reddito complessivo individuale annuo fino a 13.049,14 euro (due volte il trattamento minimo, circa 1.000 euro al mese). Non conta pertanto il reddito del coniuge né i beni che dovesse avere il pensionato, se non danno reddito. La somma viene corrisposta una volta l’anno.
I pensionati con redditi fino a 9.786,86 euro annui (fino a 1,5 volte il minimo), ovvero circa 752 euro al mese per 13 mensilità, per i quali la somma aggiuntiva era già prevista dal 2007 vedranno aumentare l’importo che sarà pari a 437 euro se si hanno fino a 15 anni di contributi, a 546 euro se si hanno da 15 a 25 anni di contributi e a 655 euro se si hanno oltre 25 anni di contributi. I pensionati che hanno un reddito tra 9.786,87 euro e 13.049,14 euro riceveranno una somma variabile tra 336 euro (se hanno fino a 15 anni di contributi) e 504 euro (con più di 25 anni di contributi. Ai pensionati che hanno tra i 15 e i 25 anni di contributi verranno corrisposti 420 euro. Per i pensionati da lavoro autonomo si considerano tre anni di contributi in più rispetto ai dipendenti.
Il pagamento verrà effettuato d’ufficio per i pensionati di tutte le gestioni unitamente al rateo di pensione di luglio 2017 ovvero di dicembre 2017 per coloro che perfezionano il requisito anagrafico nel secondo semestre dell’anno 2017. Si rammenta che il beneficio sarà erogato in via provvisoria sulla base dei redditi presunti e sarà verificato non appena saranno disponibili le informazioni consuntive dei redditi dell’anno 2016 o, nel caso di prima concessione, dell’anno 2017.
Fonte: Caf Confsal srl