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L’Inps chiarisca quando i lavoratori riceveranno le integrazioni salariali

26/03/2020

C’è forte preoccupazione per i milioni di lavoratori che dovranno ricevere dall’Inps il pagamento delle integrazioni salariali previste dal Decreto Cura Italia, la cassa integrazione ordinaria, l’assegno ordinario del Fondo Integrazione Salariale e la cassa integrazione in deroga; nonché l’irrisorio “bonus” per i lavoratori autonomi.

La preoccupazione è più che legittima considerando l’elevatissimo numero di domande che stanno arrivando e continueranno ad arrivare all’Inps tutte insieme, anche alla luce del fatto che l’Ente, già in condizioni normali, non ha mai brillato per velocità nei pagamenti.

Ora la situazione è che il personale Inps dovrà fronteggiare una mole di lavoro straordinaria in poco tempo per lavorare tutte le richieste, che peraltro, in questo periodo, non sono solo quelle per gli ammortizzatori sociali per i lavoratori dipendenti, ma anche quelle per il bonus degli autonomi, il bonus baby sitting, i congedi parentali… non risulta che all’Inps stiano effettuando assunzioni straordinarie per fronteggiare questa straordinaria mole di lavoro.

Quanto ci vorrà?

Preoccupa e stupisce il silenzio dell’ente, nonostante la preoccupazione sulle tempistiche di pagamento sia stata sollevata da Sindacati, Organizzazioni Imprenditoriali, politici, ecc, che fin’ora non ha ritenuto opportuno tranquillizzare circa la situazione.

Oltre ai tempi c’è anche un altro aspetto che preoccupa, quello della liquidità; il presidente Tridico, nei giorni scorsi, ha rilasciato una dichiarazione alquanto ambigua, affermando che c’è liquidità sufficiente per il pagamento delle pensioni fino a maggio.

Se molti hanno voluto interpretarlo come un messaggio tranquillizzante, sinceramente sembra essere tutt’altro; a giugno che succede? e la stima del presidente dell’Inps teneva conto dell’esborso straordinario che l’Inps dovrà sostenere per pagare gli ammortizzatori sociali? Perchè si è espresso sulle pensioni, ma non ha ritenuto di “tranquillizzare” anche in merito al pagamento degli assegni di sostegno al reddito?

L’unico ad esprimersi sull’argomento è stato il Ministro Gualtieri, che ha detto che i pagamenti saranno effettuati entro 30 giorni dalla presentazione delle domande; premesso che già 30 giorni sono troppi, perchè se un’azienda presenta la domanda oggi, 26 marzo, chiedendo l’intervento di integrazione salariale dal 01 marzo, vuol dire che i propri dipendenti riceveranno il pagamento dello stipendio a fine aprile; e come dovrebbero arrivarci a fine aprile secondo il Ministro Gualtieri? con quali soldi?

Ma poi sarà vero che l’Inps pagherà entro 30 giorni? dalla presentazione della domanda? Cioè, se un’azienda presenta la domanda oggi, 26 marzo, i soldi arriveranno entro il 26 aprile? Francamente c’è qualche dubbio anche sul fatto che l’Inps sia in grado di lavorarla entro il 26 aprile quella domanda, figuriamoci disporre i pagamenti..

Ovviamente speriamo di essere particolarmente pessimisti, ma perchè dall’Inps non si è levata nessuna voce per confermare le garanzie (se tali vogliamo considerarle…) del Ministro Gualtieri?

Su un’aspetto dell’emergenza che ci investe non solo a livello sanitario ma anche economico, gli addetti ai lavori sono concordi, le misure devono essere, oltre che molto maggiori a livello di fondi, IMMEDIATE.

Lasciare lavoratori e aziende senza liquidità sarebbe gravissimo e causa di danni probabilmente irreparabili.

Il Governo e l’Inps garantiscano subito che tutti i lavoratori riceveranno puntualmente gli stipendi!

26/03/2020