La Fesica Confsal è il Sindacato autonomo dei lavoratori aderente alla Confsal la Confederazione dei Sindacati Autonomi dei lavoratori quarta forza sindacale del paese

Grande preoccupazione per la possibile chiusura del San Filippo Neri e altri ospedali a Roma

07/12/2012
La possibile chiusura degli Ospedali Eastman, CTO, Oftalmico, Forlanini, Spallanzani e San Filippo Neri avrebbe pesantissime conseguenze sull’economia della città e della regione. Oltre ai lavoratori direttamente dipendenti dalle strutture ospedaliere, la chiusura colpirebbe altre migliaia di lavoratori dell’indotto (addetti alle pulizie, mense, lavaggio, manutenzione impianti, fornitura attrezzature e macchinari, ecc.), che vedrebbero sparire il proprio posto di lavoro, per non considerare quei lavoratori che, pur non operando direttamente su tali strutture, verrebbero colpiti indirettamente dalla crisi che investirebbe le aziende che lavorano con gli ospedali.
Pur nella consapevolezza che il settore sanitario regionale necessiti di una riorganizzazione profonda che ne corregga le inefficienze, sembra francamente incredibile che si possano chiudere ben 6 ospedali nella città di Roma, peraltro tutte strutture di eccellenza e di elevata specializzazione; sembra francamente incredibile che si colpisca ancora un settore come quello della sanità che negli ultimi anni ha già subito pesanti tagli che i cittadini stanno già pagando sulla propria pelle.
E’ più che evidente che le conseguenze negative sotto il profilo economico e finanziario nel medio/lungo periodo (con aumento della disoccupazione e di aziende in crisi, con conseguenti costi sociali a carico dello Stato e degli enti locali) sono ben maggiori dei benefici meramente contabili che si avrebbero nell’immediato, fatto che rende ancor più incomprensibile una tale scelta, per non parlare delle conseguenze negative per la qualità della vita dei cittadini.
Che poi una decisione gravida di conseguenze così pesanti per l’economia della città e della regione e per la qualità della vita dei cittadini sia presa da un commissario e non da una giunta eletta dai cittadini è semplicemente inaccettabile; non si comprende questa incredibile urgenza e fretta, al limite del sospetto, nell’assumere decisioni tanto importanti, che sarebbe più corretto demandare alla prossima amministrazione regionale.
In questa fase di crisi che, al di là di qualche uscita propagandistica, è tutt’altro che al termine, un colpo del genere all’economia della città avrebbe conseguenze davvero pesanti.
Per questi motivi la Fesica Confsal ha inviato una lettera al Commissario Bondi ed ai gruppi del consiglio regionale per chiedere di desistere dallo scellerato proposito.